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L’acqua, elemento essenziale di Vita
Prof. Gian Franco Strani, esperto in idrologia medica
L’acqua, presente sulla Terra sotto aspetti e percentuali diverse, interviene in ogni processo biologico, biochimico ed ambientale: pertanto costituisce l’elemento essenziale per lo sviluppo ed il mantenimento della vita.
Nel corso del suo ciclo naturale, durante il contatto con l’ambiente circostante, si arricchisce o si impoverisce di sostanze varie (ora indispensabili per la vita ora utili ora nocive per l’organismo umano). Le acque si raccolgono nell’atmosfera e successivamente precipitano come pioggia, neve o grandine ritornando sulla terra. Qui in parte scorrono superficialmente convogliandosi nei fiumi e confluendo nei mari e negli oceani, in parte penetrano nel suolo attraverso gli strati permeabili e le fessure fino ad arrestarsi nei terreni compatti, che ne impediscono l’ulteriore discesa. Si formano così raccolte più o meno vaste, denominate falde acquifere, le quali per effetto dell’aumento graduale del livello e della pressione, possono trovare nuove vie per risalire e (dopo un variabile percorso sotterraneo) affiorare alla superficie sotto forma di sorgenti oppure ne vengono estratte attraverso trivellazioni.

Nel percorso dalla superficie terrestre agli strati profondi, l’acqua si carica degli elementi salini e dei gas che incontra nell’ambiente sotterraneo, cioè si mineralizza. Le caratteristiche chimico-fisiche della acque dipendono ovviamente dalla natura e dalla temperatura delle rocce che hanno attraversato, dalla velocità di scorrimento e dal tempo di contatto acqua-terreno.
Se le acque discendono abbastanza profondamente entra in gioco un secondo elemento, cioè il calore: a questo proposito ricordiamo che la temperatura del suolo aumenta gradualmente con la profondità (gradiente geotermico: 1°C ogni 33 metri). Pertanto a 300 metri di profondità l’acqua superà gia i 20 gradi, ad 800 metri i 40 gradi.

Acque per uso civile (acque potabili)
Sono messe a disposizione dei gestori della rete degli acquedotti dopo accurati controlli e trattamenti e vengono prelevate dai fiumi, dai laghi, dalla falda acquifera o dal mare (ovviamente dopo desalinizzazione).
Queste acque devono essere:
- batteriologicamente pure
- con buone qualità organolettiche
- prive di mineralizzatori tossici ovvero in grado di produrre azioni farmacologiche.
Per le acque confezionate sono previste 3 categorie:
- Acque di sorgente: Sono comuni acque potabili, imbottigliate alla sorgente delle migliori falde da cui proviene anche l’acqua immessa nelle reti idriche.
- Acque da tavola: prelevate dall’acquedotto, vengono poste in un contenitore ed etichettate come “acqua da tavola o acqua destinata al consumo”.
- Acque minerali naturali: si distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e la loro conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi o altri costituenti ed eventualmente per taluni loro effetti. Pertanto in etichetta possono vantare la presenza di determinati minerali anche in elevata concentrazione e alcune di esse possono essere utilizzate anche per scopi curativi sotto controllo medico (acque dietetiche).
- Acque medicamentose


