Anestesia e terapia del dolore
Dott.ssa Rosanna LIPPOLIS
La medicina del dolore (o algologia) è la disciplina medica specialistica che ha per obiettivo lo studio dei meccanismi che producono il dolore, il riconoscimento delle sue cause, la scelta e l’applicazione delle terapie per eliminarlo. Il dolore cronico può avere cause neurologiche, cardiologiche, ortopediche, etc, ed il corretto inquadramento e riconoscimento è fondamentale per impostare una terapia che risulti vincente,
Questa disciplina inizia dunque con una corretta diagnosi algologica, effettuata da uno specialista (algologo), che sarà l’obiettivo della prima visita, in cui sarà fatta una valutazione del dolore e della sensibilità attraverso strumenti specifici.
Quando il dolore incide significativamente sulla vita quotidiana del paziente o quando è presente una sofferenza psicologica può essere chiesta la collaborazione dello psicologo per elaborare un percorso terapeutico integrato.
Il dolore è una percezione estremamente soggettiva: infatti la soglia del dolore è diversa in ognuno di noi; l’ International Association for the Study of Pain (IASP) ha definito il dolore come “una spiacevole esperienza sensoriale ed emotiva associata ad un danno tissutale attuale o potenziale ” riconoscendo dunque l’importanza delle modificazioni conseguenti al danno tissutale ma anche dell’interpretazione personale di quanto il danno è lesivo.
La soggettività del dolore non dipende solo dall’avere differenti “soglie” di tolleranza, ma anche dalle molteplici modalità in cui il dolore può agire sulla vita quotidiana: creando difficoltà nell’attività lavorativa o abituale, limitando la partecipazione ad attività sociali ma anche impedendo le regolari ore di riposo notturno oppure i comuni movimenti che sono necessari nella cura di sé (vestirsi, lavarsi, pettinarsi, etc.); questo disagio fisico può nel tempo determinare la tendenza ad isolarsi dagli altri e causare la comparsa di sintomi di disagio psicologico, come ansia e depressione.
Esiste quindi un indicatore del dolore che serve a comunicare il sintomo, ma questo “termometro” non è sufficiente al fine di compiere una diagnosi individualizzata e poter controllare nel tempo gli esiti terapeutici.
Per questo è necessaria la collaborazione del paziente nel descrivere la sua personale esperienza di dolore, attraverso questionari che richiedono informazioni sul tipo e l’intensità del dolore su quanto esso limiti le attività quotidiane o chiedendo di dare “un voto” al dolore in diversi momenti della giornata.
La misurazione del dolore attraverso questi questionari e la disponibilità dei pazienti nel compilarli, ci permettono ora di comunicare dati incoraggianti sulla possibilità di contrastare la malattia dolore.
Sindromi dolorose che possono essere trattate da un Medico terapista del dolore: